Scuro Chiaro

Partiamo da una definizione generale.

Una generazione è un gruppo di persone unite da una mentalità simile, un insieme di individui che attraversano fasi della vita nello stesso periodo, le cui attitudini e ideali sono stati plasmati da un insieme comune di eventi storici. Partendo da questa definizione, possiamo iniziare a porci alcune domande. Ad esempio: in che modo la pandemia ha influenzato le attitudini e i comportamenti della Generazione Alpha? Cosa sta significando per loro crescere come la prima generazione a non aver mai vissuto senza Internet? Parlare di una generazione richiede una prospettiva quanto più ampia possibile.

Nel 2024 i più grandi della Generazione Alpha stanno compiendo 14 anni, arrivando a un importante punto di svolta dall’infanzia all’adolescenza. Con l’ingresso nella scuola superiore, sorgono molte domande su come la generazione nata dopo l’era di Internet e il boom dei social affronterà le tappe di vita in un periodo così turbolento. Dal primo gennaio del 2025 – una pretestuosa convenzione, certo, ma molto utile – inizieranno a nascere i bambini che apparterranno alla Generazione Beta. Che caratteristiche avranno? Come verranno cresciuti dai genitori della Gen Z?

Il nome “Beta” segue la sequenza alfabetica dopo “Alpha”. Questo schema è stato adottato per semplificare la classificazione delle generazioni, un approccio già utilizzato in passato, come con la Generazione X, Y (i meglio noti Millennial) e Z. Anche se non esiste un consenso universale, si stima che la Generazione Beta comprenda i nati dal 2025 fino al 2039; alcuni studiosi prolungano il periodo fino al 2040. Come per tutte le generazioni, l’analisi delle loro caratteristiche potrà evolversi nel tempo, man mano che emergeranno nuove tendenze e influenze culturali. Ma qualcosa possiamo iniziare a prevederla, basandoci sugli ultimi Alpha che stanno nascendo in questi mesi.

L’educazione digitale

Negli ultimi anni l’educazione digitale è stata al centro dell’attenzione. In fondo, anche quando i genitori degli Alpha erano bambini, l’idea che l’uso del computer potesse preparare i ragazzi per i lavori tecnologici del futuro era molto diffusa tra un buon numero di genitori, soprattutto quelli pionieri nell’adozione di nuove tecnologie. Oggi possiamo dire che c’è senza dubbio un cambiamento nel modo in cui i genitori vedono l’interazione dei propri figli con la tecnologia.

Più in generale, c’è un forte impulso a riconoscere l’importanza del gioco nell’apprendimento e a sviluppare modelli di apprendimento ludico: essere giocosi e creativi è fondamentale per lo sviluppo cognitivo e fisico. Quando viene chiesto ai bambini che cosa apprezzano di giochi come Minecraft, molti menzionano le competenze che acquisiscono, la risoluzione dei problemi e la collaborazione. Oggi la socializzazione passa anche su queste piattaforme che non sostituiscono le interazioni di persona, ma vanno a riempire il tempo che altrimenti trascorrerebbero soli nella loro stanza.

Sebbene il tempo trascorso online sia in gran parte non supervisionato dai grandi, è interessante parlare con i bambini delle loro opinioni riguardo ai filtri di contenuto. Le ricerche mostrano che questa generazione sia abbastanza favorevole all’uso dei filtri di contenuto. Ciò non significa che nessuno di loro cercherà mai di eluderli, ma indica che nella loro vita quotidiana desiderano avere un maggiore controllo su ciò che vedono. Probabilmente hanno una maggiore consapevolezza delle restrizioni imposte dai genitori e dei limiti sui contenuti, il che, di nuovo, non significa che tutti li stiano usando in modo efficace.

Il DNA da Nativi AI

I Beta saranno la prima generazione davvero “nativa” dell’intelligenza artificiale. Gli Alpha stanno via via imparando a interagire con i modelli di linguaggio come ChatGPT mentre sviluppano parallelamente le proprie capacità di scrittura. La diffusione degli assistenti digitali farà in moco che i bambini crescano avendo le risposte alle loro domande non appena saltano in mente. Già oggi, Alexa di Amazon riceve 25 milioni di domande al mese solo dai bambini.

Con l’arrivo dell’intelligenza artificiale generativa anche nelle aule, diventerà sempre più importante per i genitori sviluppare competenze per orientarsi nel mondo dell’intelligenza artificiale. Duolingo ha già sfruttato questa tecnologia con Duolingo Max, un programma basato su GPT-4 che consente l’apprendimento delle lingue attraverso conversazioni reali.

Ci saranno sempre più giocattoli intelligenti orientati alle materie STEM, come il dinosauro di Elemental Path, che offre ai bambini gli strumenti per apprendere la costruzione elettronica e la programmazione senza nemmeno rendersene conto. Brand come CogniToys hanno già integrato questo tipo di apprendimento tecnologico, proponendo un giocattolo dinosauro abilitato all’IA con cui i bambini possono avere conversazioni reali.

In soldoni, la Generazione Beta avrà l’opportunità di vivere in habitat digitali dove la collaborazione tra esseri umani e IA sarà la norma. Le loro esperienze formative li prepareranno a utilizzare l’IA come un partner, non come un sostituto.

La fine dei social media

Almeno per come li conosciamo noi oggi. I social media stanno diventando sempre meno attraenti per la Generazione Alpha, che preferisce il gioco online per socializzare con amici e coetanei, lontano dagli sguardi invadenti di insegnanti e genitori. Le piattaforme ludiche spesso hanno sistemi di moderazione e comunità più focalizzate su interessi comuni. Il tema della privacy non è indifferente: i più piccoli potrebbero sentirsi meno a proprio agio nell’utilizzare i social media che raccolgono e condividono dati personali.

I genitori della Gen Z

Infine, non possiamo dimenticare che i Beta saranno cresciuti principalmente dalla Generazione Zeta, nota per l’approccio progressista a molte questioni sociali, come la sostenibilità, la diversità e l’inclusione. I Beta cresceranno dunque in un ambiente in cui questi valori saranno non solo discussi, ma integrati nella vita quotidiana. Questo significa che potrebbero avere una maggiore sensibilità verso temi ambientali e sociali, stimolando un’attitudine proattiva e responsabile nei confronti delle sfide globali.

I genitori Z saranno i modelli di ruolo diretti per i Beta, definendo anche che cosa significa avere successo. Tale influenza potrebbe incoraggiare i Beta a esplorare carriere non convenzionali e a valorizzare le competenze trasversali, come la comunicazione e la collaborazione. Con tutta probabilità, manterranno l’anti-ambizione dei genitori, preferendo ruoli che garantiscano innanzitutto il benessere mentale.

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