Scuro Chiaro

La disciplina dei Futures Studies, lontana dal cercare di prevedere il futuro, si occupa di esplorare possibili scenari futuri e di costruire visioni strategiche per il domani. Il Viaggio dell’Eroe, descritto da Joseph Campbell, si adatta sorprendentemente bene al processo esplorativo dei Futures Studies, poiché entrambi i percorsi iniziano con una chiamata verso l’ignoto e proseguono tra sfide, scoperta e una crescita della consapevolezza. Vediamo come.

1. La chiamata all’avventura: identificare la domanda

La prima fase del viaggio dell’eroe nei Futures Studies è la chiamata: un interrogativo, una tensione o un’inquietudine che stimola il bisogno di esplorare il futuro. Spesso, una domanda fondamentale nasce dalla consapevolezza di un problema emergente o di una trasformazione sociale, tecnologica, o economica che richiede risposte. Questo può includere un’azienda che si chiede quale sarà il futuro del suo settore o un’istituzione che riflette sull’impatto delle nuove tecnologie. Un esempio pratico: una società di trasporto che si domanda quale sarà il futuro della mobilità urbana in un mondo sostenibile.

    2. La resistenza iniziale: paura e status quo

    Proprio come l’eroe mitologico, anche chi intraprende un percorso nei Futures Studies può sentirsi esitante e riluttante. Cambiare il proprio modo di vedere la realtà può essere sconfortante, e ci si può attaccare al comfort del “qui e ora”. Questo blocco è una parte naturale del processo: riconoscere la validità dei dubbi e delle paure permette di mettere in discussione le convinzioni esistenti.

    3. L’aiuto provvidenziale: l’esperto e la ricerca

    Arriva poi il primo aiuto, che spesso prende forma nell’intervento di esperti, nel coinvolgimento di un gruppo di lavoro o nell’analisi di dati e ricerche. Questa fase rappresenta il punto di svolta, poiché le informazioni acquisite cominciano a smuovere convinzioni profonde e ad ampliare il campo visivo. In Futures Studies, il supporto può arrivare da esperti di varie discipline, da scienziati sociali, economisti, filosofi e analisti di dati. Ecco un suggerimento narrativo: possiamo esplorare come la diversità delle fonti e delle prospettive sia fondamentale in questo processo, per mantenere aperta la mente e superare i preconcetti.

      4. L’inizio del viaggio: i dati come sfida

      All’inizio del percorso, le informazioni raccolte possono apparire come una massa caotica e frammentata. I dati, le proiezioni, le opinioni e le possibilità sembrano sovrapporsi, creando confusione anziché chiarezza. Il viaggiatore del futuro si sente sopraffatto, ma in questa fase inizia a distinguere alcuni schemi o modelli di comportamento. Inizia qui il compito dell’analista di decifrare, riorganizzare e interpretare ciò che osserva.

      5. Le prime prove: le sfide del pensiero critico

      Il viaggio dell’eroe comporta prove difficili e incontri con dubbi, che nel contesto dei Futures Studies si manifestano come resistenza a nuovi paradigmi e confronti con alternative. In questa fase, è necessario mettere alla prova le ipotesi, esplorare scenari con spirito critico, e ampliare l’apertura mentale. L’eroe del futuro viene messo alla prova per sviluppare una comprensione più profonda, spingendosi a guardare oltre le ipotesi di partenza; ciò può significare considerare scenari di “futuri divergenti”.

        6. La chiarezza emergente: il disvelamento di schemi e possibilità

        Dopo aver superato le prime sfide, gli schemi e i modelli futuri diventano più chiari. Emergono vie alternative che suggeriscono possibilità precedentemente invisibili, o che ora possono essere lette con maggiore profondità. Questo è un momento cruciale, in cui l’analista sviluppa una “visione di futuro” più chiara e arricchita. È possibile ad esempio raccontare la sensazione di “emergenza di senso” che si prova quando i dati iniziano a mostrare percorsi plausibili, come se un mosaico di idee cominciasse a ricomporsi.

          7. La tentazione della certezza: la scelta di un futuro

          Arrivati a questo punto, si presenta la tentazione di concentrarsi su una visione particolare del futuro, che può sembrare seducente e definitiva. Tuttavia, nei Futures Studies, c’è sempre il rischio di cadere in una visione singola e definitiva. L’analista deve invece restare aperto a molteplici scenari, considerando con cura ogni opzione. L’approccio multifocale e la diversificazione di scenari sono essenziali per evitare una visione riduttiva.

            8. L’accettazione della molteplicità di futuri: equilibrio e apertura

            In questa fase, il viaggiatore comprende che non esiste un’unica strada verso il futuro e che ogni percorso ha implicazioni diverse. L’accettazione della molteplicità delle possibilità permette di osservare ogni scenario senza giudizio. È una fase di maturazione e bilanciamento, dove il pensiero si libera da pregiudizi e limitazioni.

            9. La rivelazione finale: la conoscenza trasformativa e la condivisione

            L’eroe ora ha con sé una serie di scenari possibili e delle storie da raccontare che aiutano a dare forma a un “futuro narrato”. Queste storie, basate su elementi di verità e possibilità, hanno il potenziale di ispirare gli altri a immaginare un futuro diverso, o a intraprendere percorsi di innovazione e cambiamento.

            10. Il ritorno con la visione del futuro: diffondere la conoscenza

            Infine, l’analista ritorna al presente, arricchito da un nuovo livello di consapevolezza e pronto a condividere con colleghi, aziende e stakeholders ciò che ha visto e compreso. Questa fase può richiedere forza e coraggio, poiché le nuove idee incontrano spesso resistenza o scetticismo, ma il sapere raccolto è un patrimonio prezioso.

            11. Vivere nel presente con una nuova visione: la consapevolezza finale

            Concluso il viaggio, chi si occupa di Futures Studies possiede una maggiore chiarezza e sicurezza. Questa consapevolezza permetterà a lui o lei, e alle comunità coinvolte, di affrontare il presente con una visione del futuro più consapevole, facilitando la progettazione di strategie sostenibili e resilienti. Questo percorso è ciclico: ogni ritorno può diventare una nuova chiamata per esplorare il futuro da un’ottica diversa, adattandosi ai mutamenti della realtà.

            Consigli di lettura

            Iscriviti alla nostra newsletter, qui!