Menu
Be Unsocial
Search
  • Antropologia Digitale
    • Risorse
    • Formazione
    • Press
  • Territori
    • ambiente
    • animali
    • bellezza
    • benessere
    • carriera
    • cibo
    • cultura
    • educazione
    • moda
    • religione
    • sesso
    • sport
    • tecnologia
    • viaggi
  • Generazioni
    • Alpha
    • Gen Z
    • Gen X
    • Gen Y
    • Boomer
    • Senior
  • Comportamenti
    • community
    • consumo
    • famiglia
    • genere
    • Identità
  • Linguaggi
    • emoji
    • fotografia
    • video
  • Trend
  • Collabora
  • Search
  • Antropologia Digitale
    • Risorse
    • Formazione
    • Press
  • Territori
    • ambiente
    • animali
    • bellezza
    • benessere
    • carriera
    • cibo
    • cultura
    • educazione
    • moda
    • religione
    • sesso
    • sport
    • tecnologia
    • viaggi
  • Generazioni
    • Alpha
    • Gen Z
    • Gen X
    • Gen Y
    • Boomer
    • Senior
  • Comportamenti
    • community
    • consumo
    • famiglia
    • genere
    • Identità
  • Linguaggi
    • emoji
    • fotografia
    • video
  • Trend
  • Collabora
2 Posts In

Boomer

  • Posted in
    • Boomer

Netflix e Baby Boomer? Amore a prima “vista” con telecomando

  • Posted in
    • Boomer
    • Gen X

Baby Boomer e Generazione X: come se la passano gli ex-ribelli

Perché Be Unsocial

Per scoprire perché le persone si comportano in un certo modo con i prodotti di consumo. Per allineare i risultati della ricerca online con la strategia creativa. Per aiutare le aziende a prevedere i cambiamenti e le tendenze.

Vuoi saperne di più?
rivista@beunsocial.it

*

Le parole chiave

app arte bambini benessere brand catalogo Cina community comportamenti democrazia digitale donne ecologia etnografia Facebook figli generazioni genere genitori giocattoli giovani IKEA inclusività India influencer insight Instagram letture mascolinità memoria moda musica Netflix politica pubblicità ragazze Russia selfie social media sostenibilità tecnologia televisione tendenze tv viaggi

Gli articoli più letti

  • Come stanno cambiando le relazioni con gli animali domestici
  • Affair Guardiola: fenomenologia del futurologo Momblano su Twitter
  • Chi sono i clienti (online) della prostituzione: parola a Eleonora Numico
  • Generazione Y: essere genitori ai tempi dei social media
  • Generazione Z, TikTok e brand: il social media dei nuovi teenager
  • Linguaggio e temi di Alessandro Di Battista su Facebook in 7 anni
  • 20 piccole cose che possiamo imparare dal Catalogo IKEA 2019
  • Flygskam, slow travel e la vergogna di prendere un aereo

Non hai trovato quello che stavi cercando?

  • A pensaci bene, il binge-watching non è un fenomeno nuovo. Lo chiamavamo maratona (per Mentana lo facciamo ancora adesso!), quando magari a Natale ricevevamo un cofanetto di una particolare serie televisiva o una trilogia come Il Signore degli Anelli e li guardavamo senza fermarci. Insomma, la verità è che l’istinto di voler vedere una narrazione completa non è nuovo. Ciò che è cambiato è che la tecnologia ha fatto avverare quel desiderio in un modo che sta cambiando il contenuto stesso. Gli spettacoli vengono ora realizzati con narrazioni che si estendono su più episodi, piuttosto che mettere un punto alla fine di ogni puntata. Il risultato è che stiamo assistendo a spettacoli più simili a film di dieci ore, piuttosto che a dieci episodi individuali della durata di un’ora. #bingewatching #ondemand
  • Go Kid ha risolto il problema della gestione della scuola consentendo alle donne di fare crowdsourcing all’interno della comunità scolastica; Frida Mom ha creato un serie di prodotti rivolti alle donne dopo il parto e una relativa nuova narrazione al riguardo; The Mom Project collega le mamme alle opportunità di lavoro dei datori di lavoro che riconoscono e supportano la loro vita fuori dall’ufficio. Nel mentre, il software Werk consente alle aziende di offrire quella flessibilità importantissima nei giorni lavorativi utilizzando l’economia comportamentale e l’analisi predittiva, consentendo dunque alle mamme indaffarate di lavorare in remoto o secondo altri programmi quando necessario. #donne #progettidigitali
  • Calendari dell’avvento, cracker, palline di Natale con regalo e maglioni hanno un elemento comune: fanno parte della spesa pre-natalizia, ovvero quando i consumatori acquistano regali in anticipo per sé stessi, e spesso si tratta del fine settimana legato al Black Friday. Comprendere come e quando le persone cambiano (o rompono) le tradizioni può aiutare i marchi a capire meglio come comportarsi durante le vacanze.

Ad esempio, man mano che la relazione con la religione diminuisce e iniziamo ad allontanarci dalle tradizioni più classiche, iniziamo a concentrarci a esaudire i desideri dei nostri cari, a dare agli adulti la stessa importanza dei bambini, a piegare i riti a vantaggio del nucleo famigliare o a premiarsi per il duro lavoro svolto durante l’anno (e in previsione dello stress del stagione). #Natale #tradizioni
  • Che si tratti di panettone a Natale, zucche ad Halloween o uova di cioccolato a Pasqua, ci sono alcuni cibi che sono indissolubilmente legati alle occasioni festive. Perché cerchiamo sapori specifici in determinati periodi dell’anno? Perché, ad esempio, difficilmente prenderemo in considerazione di preparare il cotechino con lenticchie a fine febbraio? Su #BeUnsocial.
  • Storicamente, l’ebraismo ha fatto affidamento sul suo corpus interno per far rispettare le norme sociali e perpetuare le tradizioni. Ma via via che la tecnologia diventa sempre più pervasiva, come sta cambiando il loro modo di vivere la religione? Pensiamo alle abitazioni domestiche. Gli ebrei ortodossi che aderiscono all’halakhah non possono far funzionare l’elettronica durante lo Shabbat, che dura dal tramonto di venerdì fino al tramonto di sabato, ma sono le nuove case intelligenti a dare una mano: quando si avvicina l’imbrunire, i sensori di movimento si disattivano, tutti gli apparati elettronici passano in modalità “no-touch” e le luci si spengono in base a timer pre-programmati. E questo è solo un esempio tra i tanti. Tutto su #BeUnsocial.

BeUnsocial
ricerca insight,
estrae small data
e intercetta trend.

La rivista nasce per mappare i comportamenti umani, sociali e digitali, attraverso una disciplina fantastica: l’etnografia digitale. Prende dunque in prestito dalle scienze umane la paziente attitudine all’ascolto e all’osservazione, per raccontare il nostro presente e le tendenze del futuro.

C’è un tema di antropologia digitale che vorresti veder approfondito sulle nostre pagine? Mettiti in contatto con noi.

  • © 2019 Alice Avallone | P.IVA 01450360050
Utilizziamo i cookie per essere sicuri che tu possa avere la migliore esperienza sul nostro sito. Se continui ad utilizzare questo sito noi assumiamo che tu ne sia felice.Ok