L’Archivio dei Quadernini (e il Diario Scolastico Impero)

Quadernini è un progetto di Quaderni Aperti, un’associazione no profit con base a Milano che nel 2005 ha avviato un percorso di raccolta partecipata di quaderni di scuola, con particolare focalizzazione sulle classi elementari e medie: il materiale, che solitamente è dato in prestito all’associazione per un periodo limitato di tempo, viene digitalizzato, catalogato e condiviso attraverso la Rete. La cosa interessante è che oltre alla diffusione online, i contenuti dei quaderni vengono utilizzati per sviluppare attività come reading, mostre, laboratori e seminari, in collaborazione con altre associazioni, università e istituti di ricerca.

Il materiale raccolto viene valorizzato sotto diversi aspetti: storico, in quanto i testi e i disegni prodotti dai bambini sono una testimonianza diretta del passato recente; pedagogico, perché attraverso l’analisi dei contenuti dei quaderni è possibile ricavare informazioni sui metodi educativi utilizzati in diverse epoche ed aree geografiche; artistico, in quanto i quaderni contengono delle “piccole opere” che, a volte, hanno un grande valore comunicativo, fondamentale per lo svolgimento di attività didattiche e di divulgazione.

Oggi la raccolta conta centinaia e centinaia di quaderni, fisici o digitalizzati, datati dalla fine dell’800 ai giorni nostri: una delle collezioni di quaderni scolastici più ricche e varie in Italia.

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Girando per i mercatini del libro usato oggi a Torino, ci siamo imbattuti in tanti quadernini, ma anche alcuni diari scolastici – altrettanto incredibili. Su tutti il Diario Scolastico Impero (edizioni Salvadeo di Torino, lo stessso degli sticker delle Ricerche), appartenuto alla signorina Pierina Zavattero del 1926, che nel 1940 frequentava la terza del commerciale.

Nella terza pagina erano contenute le avvertenze per i genitori e per gli allievi.

Nella dodicesima, le riproduzioni di Vittorio Emanuele II, Benito Mussolini e Pio XII.

Tra i temi assegnati più curiosi, quello sui sentimenti che provarono i personaggi dei Promessi Sposi al suono della campana a martello.

Oltre ai compiti, venivano redatte delle note per gli eventuali orari straordinari dovuti ad altrettanto eventuali allarmi notturni. In calce a ogni pagina, una citazione di Mussolini.

Alice Avallone (Asti, 1984) insegna alla Scuola Holden e fa ricerca con l’etnografia digitale per le aziende. Da anni, infatti, unisce scienze sociali e ricerca in Rete per comprendere le relazioni umane online: codici, comportamenti, linguaggi. In passato ha scritto una guida di viaggio con la rivista Nuok (Bur), il manuale Strategia Digitale (Apogeo), e ha curato il libro Come diventare scrittore di viaggio (Lonely Planet). Per Franco Cesati Editore ha pubblicato il saggio People Watching in Rete. Ricercare, osservare, descrivere con l’etnografia digitale e il manuale di scrittura per il turismo Immaginari per viaggiatori. A inizio 2021 è tornata in libreria con #Datastories. Seguire le impronte umane sul digitale per la collana Tracce di Hoepli.

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