Le porte di BeUnsocial sono sempre aperte a umanisti, ricercatori, storyteller, antropologi, data analyst, comunicatori. Insomma, a chiunque voglia portare sulla nostra rivista un nuovo punto di vista sul rapporto tra noi esseri umani e il digitale.
Proviamo ad anticipare alcune delle tue domande.
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Partiamo dal principio. Qual è l’obiettivo?
Ci piace raccontare i dati e condividere ricerche sui comportamenti umani. In particolare, ci piace parlare delle persone che abitano la Rete, i perché dietro le loro scelte, che emozioni provano, quali credenze hanno, che linguaggi utilizzano.
Su quali argomenti posso scrivere?
Ogni mese è dedicato a un tema portante.
Ecco qui i prossimi territori che vorremmo esplorare:
Dicembre 2022: vivere la stagione festiva
Gennaio 2023: uscire fuori casa
Febbraio 2023: avere delle relazioni
Marzo 2023: essere genitori, essere figli
Aprile 2023: mangiare e bere
Maggio 2023: vestirsi
Puoi affrontare il pezzo da più angolazioni: puoi collezionare small data, raccontare gli insight, mappare i trend. Puoi partire da una community, oppure da una generazione. O da un oggetto. Siamo aperti al confronto, e a darti una mano con materiali di ricerca e scaletta. Dopodiché – ci mancherebbe! – se hai da proporre qualcosa che non c’entra niente con il tema del mese ma è imperdibile, lo promettiamo: non cestiniamo nessuna mail a priori.
Parliamo di misure. Quanto posso scrivere?
I contributi hanno una lunghezza che può variare tra le 4 e le 6 cartelle di lunghezza, dunque tra le 7.200 e le 10.800 battute spazi inclusi. Che poi, se sono di più mica le bocciamo. Anche qui: parliamone. Possono essere firmati da singoli autori, coppie o piccoli gruppi di lavoro. È bene avere a sostegno delle informazioni principali link di approfondimento a report e ricerche. La conclusione del contributo, invece, può ospitare le riflessioni personali sul tema. Ma attenzione: nessun giudizio.

Qual è il tono di voce da tenere?
Ci piace raccontare cose complesse in modo leggero. I nostri pezzi hanno un taglio discorsivo, divulgativo. Immagina di essere una guida esperta: prendiamo per mano i nostri lettori, non diamo troppo per scontato, e non annoiamoli con troppi tecnicismi. Ah! È possibile scrivere in prima persona, oppure in terza, a seconda di come ti senti più a tuo agio.
Ci sono norme editoriali da rispettare?
Bastano le buone regole di grammatica, ortografia e punteggiatura.
Si guadagna qualcosa?
Via ogni dubbio: no, non sono previsti compensi. La rivista è un punto di ritrovo gratuito, aperto, da sempre senza pubblicità. Nessuna entrata, nessuna uscita. Per il momento.
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Ci sto. Cosa inviare, come e quando?
Se vuoi candidarti, puoi farlo entro ogni 15 del mese, a seconda del tema scelto. Ci aspettiamo una breve lettera di presentazione nel corpo della mail, e in allegato un abstract di una decina di righe e un curriculum aggiornato.
Quando hai questi materiali pronti, invia tutto a studio@beunsocial.it – rispondiamo a ogni messaggio, entro cinque giorni, fine settimana compreso. Se ci interessa, te lo diremo subito, concorderemo una data di consegna e potrai iniziare a scrivere. Faremo una revisione finale e metteremo online. Se non ci interessa, potrai sempre farci una seconda proposta.

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Ho ancora qualche domanda per voi.
Ad esempio, per le immagini come si fa?
Immagini e fotografie devono essere libere da diritto d’autore; in alternativa, è possibile proporre una selezione da siti come unsplash.com (da dove arrivano la maggior parte degli scatti che usiamo qui). Altrimenti, ci pensiamo noi. In caso di screenshot dalla Rete, è necessario oscurare nomi, cognomi e riferimenti troppo espliciti a situazioni sensibili.
Serve anche la mia biografia?
Sì. Ogni contributo si conclude con una piccola nota biografica, redatta in terza persona, tra le 80 e le 100 parole, con un solo eventuale link esterno. Il tono può essere professionale oppure colloquiale.
Ma poi se pubblico una volta, posso continuare a farlo?
Certo che sì. Stesso iter, ma più snello. Ti chiederemo solo l’abstract o la scaletta di volta in volta, così da essere sicuri di non farti lavorare a vuoto. E dopo tre articoli pubblicati, entrerai nella pagina dei nostri autori più stanziali.