Back to the Future

Ritorno al futuro è la storia di Marty McFly, un adolescente che viaggia nel tempo a bordo di una DeLorean modificata. L’ha costruita il suo amico Doc, uno scienziato visionario, e funziona così: se la si fa correre sull’asfalto a 88 miglia orarie, si trasforma in una macchina del tempo.

Al termine del film, Doc lo fa salire sulla DeLorean e gli annuncia che andranno nel futuro. Marty guarda davanti a sé, preoccupato: non c’è abbastanza strada per raggiungere la fatidica soglia delle 88 miglia. Doc sorride, con un movimento dello sterzo solleva l’auto in aria e gli risponde: “Strade? Dove andiamo noi non servono strade!”.

E volano via, dritti e leggeri verso il futuro.

A inizio aprile ci siamo chiesti: come sarà il nostro ritorno al futuro, come sarà la nuova normalità? Non lo sappiamo, possiamo solo intuirlo, fare ipotesi, ma una cosa ci è chiara: non sarà come il presente. Le strade che conosciamo, e i mezzi che abbiamo costruito per percorrerle, lì non ci saranno.

Per immaginarle, quelle strade, abbiamo girato la domanda a umanisti, narratori, giornalisti, docenti ed esperti di comunicazione che stimiamo. Il risultato è sotto le vostre dita: 44 idee e chiavi di lettura per prepararci al post Coronavirus, dal valore dell’antifragilità al ruolo centrale delle parole, dalla fine della celebrity culture alla rilevanza inedita della cartografia, fino all’educazione alla morte.

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basta un click sulla copertina:
è gratuito, umano e digitale.
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Accettare il caos — Alessandro Garofalo
I giorni migliori della nostra vita — Andrea Natella
Tutto cambia, niente cambia — Gaia Passamonti
Prove di futuro — Paola Borrione
È l’ora delle città circolari — Maurizio Carta
Benvenuta vulnerabilità — Raffaele Boiano
Dichiarazione di indipendenza da internet — Valerio Bassan
Post sbronza da celebrity culture — Timothy Small
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Conservare la centralità delle parole — Vera Gheno
Siamo testimoni del nostro futuro — Lea Iandiorio
Più di prima — Hamilton Santià
La rosa sentinella — Alberto Albertini
Tutto passa — Luca Iaccarino
La fisicità dei musei — Valentina Manganaro
Educazione alla morte — Davide Sisto
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Come gli animali — Flavio Stroppini
Rivendicazioni e balconi — Michela Locati
Al luna park della tecnologia — Annalisa D’Errico
Mens sana — Domitilla Pirro
Porte aperte — Jacopo Franchi
Un minuto a mezzanotte — Gloria Puppi
La narrativa del virus — Alice Siracusano
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Il migliore dei momenti — Giuseppe Mazza
Il tempo nuovo dei contenuti — Michele Boroni
Meno ricchi, più pazienti — Cristiano Carriero
Esploratori digitali — Andrea Morbio
La stagione 2020 — Agnese Vellar
O cambiamo o ci estinguiamo — Alessio Romano
Convivo ergo sum — Cristina Cassese
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Un paio di occhiali — Nicole Romanelli
Ho scoperto di non essere necessario — Dino Amenduni
Cambiare i comportamenti individuali — Alessandro Avataneo
Un gradito ritorno alla lentezza — Francesco Gavatorta
Il lievito della consapevolezza — Alessandra Chiappori
Pensare al futuro sarà un metodo — Enrico Ratto
La cartografia diventerà irrinunciabile — Ferdinando Morgana
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Niente sarà più come prima!!1!1! — Paolo Borraccetti
Ode all’indipendenza dall’ambito — Mafe De Baggis
Virus is punk — Livio Milanesio
Che storie scriveremo — Alessio Cuffaro
Media virus — Simone Arcagni
Convivere con l’incertezza — Bruno Mastroianni
Come biglie nell’aria — Leonardo Staglianò
E dopo, chissà — Paolo Iabichino
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Grazie Alberto Albertini, Dino Amenduni, Simone Arcagni, Alessandro Avataneo, Valerio Bassan, Raffaele Boiano, Michele Boroni, Paolo Borraccetti, Paola Borrione, Cristiano Carriero, Maurizio Carta, Cristina Cassese, Alessandra Chiappori, Alessio Cuffaro, Annalisa D’Errico, Mafe De Baggis, Jacopo Franchi, Alessandro Garofalo, Francesco Gavatorta, Vera Gheno, Paolo Iabichino, Luca Iaccarino, Lea Iandiorio, Michela Locati, Valentina Manganaro, Bruno Mastroianni, Giuseppe Mazza, Livio Milanesio, Andrea Morbio, Ferdinando Morgana, Andrea Natella, Gaia Passamonti, Domitilla Pirro, Gloria Puppi, Enrico Ratto, Nicole Romanelli, Alessio Romano, Hamilton Santià, Alice Siracusano, Davide Sisto, Timothy Small, Leonardo Staglianò, Flavio Stroppini e Agnese Vellar per le vostre parole e storie preziose.

Grazie Francesco Poroli, cuore e mano della copertina.
E grazie amici lettori. Questo è il nostro regalo per voi.

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